Il battito dei tamburelli scandisce il tempo a Galatina, dove arte e fede incontrano la taranta e una delle più belle chiese affrescate d’Italia. Dalle tre porte della città vecchia, Porta Luce, Porta Nuova e Porta dei Cappuccini, si diramano le stradine del centro storico dove portici e palazzi settecenteschi abbelliti da imponenti portali e balconi brulicano fino a placarsi davanti alla maestosa Basilica Orsiniana di Santa Caterina d’Alessandria, vero scrigno di tesori della fede. Qui Galatina svela uno splendore artistico iniziato nel XIV secolo con gli Orsini del Balzo. Al margine del centro storico di Galatina la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria è uno scrigno d’arte che custodisce magnifici affreschi e fonde più stili architettonici, dal romanico al gotico, dal normanno al bizantino, un meraviglioso gioiello di architettura paragonabile alla Basilica di San Francesco d’Assisi per il valore dei suoi cicli pittorici.
La Basilica fu edificata tra il 1469 e il 1491 per volere di Raimondello Orsini del Balzo che, di ritorno dalle Crociate, portò con sé un dito prelevato dal corpo della Santa; la reliquia è tuttora conservata nel tesoro della chiesa.
Centinaia di occhi guardano da ogni angolo chi entra nella Basilica Orsiniana di Santa Caterina d’Alessandria, dalle pareti, dalle cime dei pilastri, dalle volte. Raro esempio di architettura gotica nel Salento, la basilica con i suoi mirabili affreschi racconta la storia dell’uomo, intesa come storia dell’amore di Dio. Volendo creare una chiesa senza eguali, la futura regina Maria D’Enghien, nei primi del ’400 chiamò a raccolta tutti i migliori pittori del Regno di Napoli per affrescare i 2500 metri quadrati disponibili.
Gli affreschi coprono la quasi totalità degli interni e si sviluppano nel ciclo dell’Apocalisse nella prima campata, nel ciclo della Genesi e nel ciclo ecclesiologico nella seconda campata, nel ciclo cristologico e nel ciclo angelologico nella terza campata, nel ciclo agiografico nel presbiterio e nel ciclo mariologico nella navata minore destra.
Lo splendido prospetto romanico è arricchito da un portale finemente decorato e un rosone che sembra ricamato nella pietra. La Basilica comprende anche un elegante chiostro con affreschi settecenteschi, il museo dal soffitto arabescato, con una sala dedicata a reliquie ed ex voto. Tesoro iconografico della Basilica sono gli angeli musici, vera e propria enciclopedia illustrata di strumenti musicali medievali, rappresentazione pittorica più antica in Europa di cialamelle, arpe, doppi flauti, liuti.