La penisola salentina è il tacco della penisola italiana, posta nel cuore del Mediterraneo divide e partecipa di due mari, di due venti e di un sole che illumina con ineffabile e immutabile passione.
“Salentu, lu sule, lu mare, lu ientu”
è il mantra e una sorta di formula magica, che descrive il Salento, in cui ogni salentino si riconosce e a cui sente di appartenere.
Sole, mare e vento in questa terra vivono in simbiosi mistica creando armonie e dissonanze, combinando e trasformando colori in paesaggi, silenzi in suoni, odori in sapori, ombre in luci, sensazioni in emozioni.
Qualcosa di unico: una eco che fugge e ritorna dopo aver vagato per il Mediterraneo nel passato, nel presente, nel futuro quindi per sempre.
Questo stretto, intimo lembo di terra è incastonato fra le acque cristalline dei mari Adriatico e Jonio, che si abbracciano e ritraggono, come amanti. E come amanti si inseguono i venti,, che senza riposo soffiano in tutti i giorni del Salento.
Non si può raccontare il Salento, bisogna viverlo nelle parole che ne esprimono l’essenza reale e intima: sole, mare, vento.
E’ lo stile architettonico dominante in Salento. Sontuoso quanto originale il barocco leccese fa di questa bellissima città la “Firenze del Sud”; la Basilica di Santa Croce (la cui edificazione pare, sia celebrazione della vittoria cristiana nella Battaglia di Lepanto) ne è il più superbo esempio ed il barocco impreziosisce edifici religiosi e civili in tutto il centro storico del capoluogo salentino da Piazza Sant’Oronzo a Piazza Duomo. Il barocco variamente declinato domina da Gallipoli a Nardò, da Galatina a Galatone, ogni paese, grande o piccolo, conserva preziose espressioni del barocco salentino.
La pizzica ha origini molto antiche che risalgono sembra addirittura a culti dionisiaci molto comuni nell’area del Salento, provenienti dalla Grecia, e fatti propri dalle popolazioni locali. Il culto in onore del dio Dioniso era particolarmente sentito: durante i festeggiamenti le popolazioni si lasciavano andare pubblicamente a comportamenti sfrenati, aiutati dal vino. Dioniso a Roma era identificato appunto con Bacco. Col tempo, Dioniso divenne famoso anche come dio del benessere e della gioia e gli si attribuiva la proprietà di guarire i mali.
L’uso dei racconti del passato è d’obbligo per spiegare i rapporti tra il dio e la pizzica: dopo il morso della Lecce38, la persona cadeva in uno stato di choc dal quale riusciva a risvegliarla solo la musica; la persona danzava e musicisti specializzati suonavano per lei fino a quando non riusciva a annullare l’effetto del veleno. Questo rappresentava un momento collettivo durante il quale ci si estraniava dalle costrizioni e dalle regole morali della comunità, una sorta di momento liberatorio a cui partecipava tutta la popolazione.
Con l’avvento del cristianesimo la figura terapeutica di San Paolo si affianca a quella della guarigione tramite il ballo. La guarigione dal morso della tarantola aveva il suo scenario rituale nelle quattro mura di casa, per lo più la sua camera da letto, con la musica e con la danza: ma la chiesa voleva avere la sua influenza anche su questo, e contrappose a tali riti la cappella di San Paolo a Galatina e il pozzo d’acqua miracolosa. Confrontando i documenti del passato con i gesti delle danze, si nota come l'atteggiamento antico delle cure tradizionali a domicilio non finirono; ad esse semplicemente si aggiunse il pellegrinaggio verso l’acqua miracolosa per ringraziare il santo. Sparito con il tempo il culto dionisiaco, e la venerazione a San Paolo, le danze rimangono e diventano patrimonio della cultura contadina.
Dominano il paesaggio. Dalla terra rossa, in cui affondano le radici, si innalzano nel blu in suggestive forme ed espressioni a conquistare il cielo, si ritorcono piegati , ma mai spezzati dalle invincibili forze del vento e del sole, mentre le cicale, con lamento incessante, ne cantano odi sempre uguali. Così appaiono i maestosi ulivi salentini, guerrieri generosi, intrepidi, bellissimi.
Gli ulivi sono fantasmi affollati
nelle distese di grano
oltre i lunghi filari delle viti.
Tanta polvere tanto sole
e la sola insecchita
porta a miraggi di sorgenti
nell’arida terra del Salento
dove le montagne si sognano.
(Ennio Bonea)
La storia del Salento comincia all’interno delle sue grotte, le più antiche abitazioni dei primi uomini. Antri ricchi di storia, anzi di preistoria, dagli utensili di selce ai graffiti, dalle pitture ai resti umani e animali. Antichi abitanti in epoca storica furono i Messapi, le cui principali testimonianze sono oggi conservate al Museo “Sigismondo Castromediano” di Lecce e al Museo “Colosso” di Ugento. Brindisi con il suo porto fu estremamente importante durante l’Impero Romano ma con il VI secolo, il nuovo protagonista fu il porto di Otranto. Nell’Alto Medioevo, il Salento fu una delle poche terre italiche che rimasero saldamente nelle mani di Bisanzio e Otranto si presentava più facilmente raggiungibile da est. Uno dei più oscuri della storia del Salento avvenne nel 1480 quando dopo un lungo assedio i Turchi passarono al filo di scimitarra gli otrantini che rifiutarono la conversione all’Islam.
Proteso per più di 150 chilometri tra i due mari che ne hanno modellato morfologia e storia, il Salento ha uno sviluppo costiero altamente suggestivo e incantevole. Insenature rocciose odorose di mirto e distese di sabbia bianchissima. Antiche torri d'avvistamento e boschi di pini d'Aleppo. Un viaggio tra Mar Ionio e Adriatico, alla scoperta delle coste salentine. Tra luoghi selvaggi e beach club di tendenza.
Terra tra due mari, il Salento è una delle mete più ricercate, merito di coste e mari incantevoli, aree naturali protette, antiche masserie immerse tra uliveti e muretti a secco, luoghi di indiscusso valore artistico-culturale e una cucina ricca di ricette e prodotti tipici prelibati. Da Lecce a Gallipoli, dalla costa adriatica a quella ionica scopriamo tra “lu Sule, lu Mare, lu Ientu” le spiagge più belle e non solo del Salento.
Lecce, anche conosciuta come la “Firenze del Sud” a 11 chilometri dal mare, il capoluogo pugliese è un vero e proprio capolavoro del Barocco. I palazzi nobiliari e le facciate delle chiese ricamate in pietra bianca, la famosa pietra leccese, sono un chiaro esempio dell’arte del Seicento.
Santa maria de Leuca è il punto più a sud della Puglia, quello in cui si incrociano le acque dei due mari che la bagnano. Otranto, situata nel punto più orientale d’Italia è uno dei borghi più caratteristici del Salento. Gallipoli la “Città bella” ha le spiagge, la movida e la bellezza del borgo che esercitano un fascino da cui è difficile resistere.
Ad accogliere il visitatore alle porte di Galatina è la “Lampada senza luce”. Da qui si entra nel centro storico, passando attraverso portici e archi e tra palazzi del Settecento fino ad arrivare nel cuore del centro cittadino, davanti alla Basilica Orsiniana di Santa Caterina d’Alessandria, raro esempio di architettura gotica nel Salento.
Ed infine Oria, che domina dall'alto del suo castello medievale la parte nord del Salento e che fu famosa nell'Alto Medioevo per la presenza di una comunità ebrea di tutto rilievo.
Un giorno, lo avete capito basterebbe a visitare una o due località appena brevemente descritte, quindi a voi la scelta dei luoghi che volete visitare.
1-3 persone | 4-7 persone | ||||
Prezzo | Acconto | Saldo | Prezzo | Acconto | Saldo |
800 € | 240 € | 560 € | 1120 € | 336 € | 784 € |
Terra tra due mari, il Salento è una delle mete più ricercate, merito di coste e mari incantevoli, aree naturali protette, antiche masserie immerse tra uliveti e muretti a secco, luoghi di indiscusso valore artistico-culturale e una cucina ricca di ricette e prodotti tipici prelibati. Da Lecce a Gallipoli, dalla costa adriatica a quella ionica scopriamo tra “lu Sule, lu Mare, lu Ientu” le spiagge più belle e non solo del Salento.
Lecce, anche conosciuta come la “Firenze del Sud” a 11 chilometri dal mare, il capoluogo pugliese è un vero e proprio capolavoro del Barocco. I palazzi nobiliari e le facciate delle chiese ricamate in pietra bianca, la famosa pietra leccese, sono un chiaro esempio dell’arte del Seicento.
Santa maria de Leuca è il punto più a sud della Puglia, quello in cui si incrociano le acque dei due mari che la bagnano. Otranto, situata nel punto più orientale d’Italia è uno dei borghi più caratteristici del Salento. Gallipoli la “Città bella” ha le spiagge, la movida e la bellezza del borgo che esercitano un fascino da cui è difficile resistere.
Ad accogliere il visitatore alle porte di Galatina è la “Lampada senza luce”. Da qui si entra nel centro storico, passando attraverso portici e archi e tra palazzi del Settecento fino ad arrivare nel cuore del centro cittadino, davanti alla Basilica Orsiniana di Santa Caterina d’Alessandria, raro esempio di architettura gotica nel Salento.
Ed infine Oria, che domina dall'alto del suo castello medievale la parte nord del Salento e che fu famosa nell'Alto Medioevo per la presenza di una comunità ebrea di tutto rilievo.
L'escursione di due giorni non sono sufficienti per visitare tutte le località appena brevemente descritte, quindi a voi la scelta dei luoghi che volete visitare.
1-3 persone | 4-7 persone | ||||
Prezzo | Acconto | Saldo | Prezzo | Acconto | Saldo |
1280 € | 384 € | 896 € | 1792 € | 538 € | 1254 € |
Terra tra due mari, il Salento è una delle mete più ricercate, merito di coste e mari incantevoli, aree naturali protette, antiche masserie immerse tra uliveti e muretti a secco, luoghi di indiscusso valore artistico-culturale e una cucina ricca di ricette e prodotti tipici prelibati. Da Lecce a Gallipoli, dalla costa adriatica a quella ionica scopriamo tra “lu Sule, lu Mare, lu Ientu” le spiagge più belle e non solo del Salento.
Lecce, anche conosciuta come la “Firenze del Sud” a 11 chilometri dal mare, il capoluogo pugliese è un vero e proprio capolavoro del Barocco. I palazzi nobiliari e le facciate delle chiese ricamate in pietra bianca, la famosa pietra leccese, sono un chiaro esempio dell’arte del Seicento.
Santa maria de Leuca è il punto più a sud della Puglia, quello in cui si incrociano le acque dei due mari che la bagnano. Otranto, situata nel punto più orientale d’Italia è uno dei borghi più caratteristici del Salento. Gallipoli la “Città bella” ha le spiagge, la movida e la bellezza del borgo che esercitano un fascino da cui è difficile resistere.
Ad accogliere il visitatore alle porte di Galatina è la “Lampada senza luce”. Da qui si entra nel centro storico, passando attraverso portici e archi e tra palazzi del Settecento fino ad arrivare nel cuore del centro cittadino, davanti alla Basilica Orsiniana di Santa Caterina d’Alessandria, raro esempio di architettura gotica nel Salento.
Ed infine Oria, che domina dall'alto del suo castello medievale la parte nord del Salento e che fu famosa nell'Alto Medioevo per la presenza di una comunità ebrea di tutto rilievo.
L'escursione di tre giorni permetterebbe di visitare tutte le località appena brevemente descritte, della terra dei due mari.
1-3 persone | 4-7 persone | ||||
Prezzo | Acconto | Saldo | Prezzo | Acconto | Saldo |
1680 € | 504 € | 1176 € | 2352 € | 706 € | 1646 € |