Castellaneta sorge sopra un ciglio che emerge da una delle più profonde gravine delle Murge, a 245 metri sul livello del mare. E’ situata nel cuore dell’area che costituisce il Parco Regionale delle Gravine ed occupa una posizione baricentrica nella parte occidentale della provincia di Taranto.
La Gravina di Castellaneta o Gravina Grande cinge il borgo antico ed è una tra le più grandi e spettacolari gravine della Puglia. Si estende per una decine di chilometri con svariate anse, profonda nel suo punto massimo 145 mt. e larga fino a circa 300 mt. lungo il suo percorso sono presenti vari insediamenti storico-archeologici.
Il territorio di Castellaneta ospita numerose tracce della civiltà rupestre, cultura insediativa e costruttiva che fin dalle epoche preistoriche sfruttò, a scopi abitativi e cultuali, le naturali cavità della roccia tufacea, formatesi soprattutto lungo i margini di lame e gravine abbondanti in questo territorio carsico.
L’habitat rupestre ebbe il periodo di massima espansione a partire dalla fine del secolo IX, nel quadro della seconda colonizzazione bizantina e dell’intenso diffondersi del monachesimo italo-greco.
Ed è in questa fase che l’habitat rupestre assume la dignità di una vera e propria civiltà.
Lame e gravine costituiscono, dunque, oltre che importanti e variegati ecosistemi, la culla di una civiltà che seppe fare degli anfratti rocciosi case, ambienti di lavoro e di culto.