Monte Sirino

Il Monte Sirino, la vetta più a sud del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, è situato nella parte sud occidentale della Basilicata a ridosso del Mar Tirreno, compreso tra i comuni di Lauria e Lagonegro. La località sciistica locale è nota per il turismo invernale grazie a numerose piste collegate tra loro da moderni impianti di risalita.
La località del Monte Sirino è una meta rinomata anche per il turismo faunistico e naturalistico soprattutto nei mesi estivi. A ridosso del Parco Nazionale del Pollino e poco distante dalle coste di Maratea, il massiccio costituisce un micro clima e un ambiente ideale per l’habitat di numerose specie, alcune delle quali anche a rischio estinzione come il lupo, la lontra, nonché per numerose altre specie autoctone di anfibi in pericolo di estinzione come la salamandrina dagli occhiali (Salamandrina perspicillata) e il tritone italiano crestato (Triturus carnifex). Di notevole importanza è il patrimonio della flora: il Monte Sirino, molto prossimo alla costa tirrenica, è una montagna calcarea dal paesaggio vario, abitata sin oltre i 1000 metri; casette montane, piccoli poderi, minuscole cappelle, scuole,lasciano il posto alle querce, ai castagni, ai faggi. Nei punti più fitti del bosco trovano il loro habitat l'ontano, il carpino, il pioppo bianco e l'abete bianco. Spicca su tutti il noce, probabilmente indigeno. Tra i 1800 e i 2000 metri, alcune specie rare, tra cui,unica e soltanto qui, un'erba, la Vicia sirinica (veccia del Sirino), pianta delle leguminose parente della vicia argentea dei Pirenei che cresce solo in alcune aree del Monte Sirino e l’astragalo, ampiamente utilizzato in erboristeria. Tra le formazioni geologiche visibili a occhio nudo, interessanti le "marmitte dei giganti", enormi invasi di roccia frutto di erosione.
Il lago Remmo o Laudemio, posto ad un'altitudine di 1.525 m, è il lago di origine glaciale più meridionale d'Italia: esteso per poco più di due ettari ed immerso in una fitta ed alta faggeta, il bacino si è formato a seguito dello sbarramento costituito dalla morena frontale di un grande ghiacciaio, che nel Quaternario scendeva per circa quattro chilometri dal lato nord del montePapa (2.005 m), sino ad arrivare in località Petinachiana.
Anche il lago (o stagno) Zapano è di origine glaciale: la conca che lo delimita è dovuta alla morena frontale di un secondo ghiacciaio che, incuneandosi nella valle del Cacciatore, scendeva dal lato nord occidentale del monte Sirino (1.907 m).Infine, un ghiacciaio più piccolo occupava il vallone Niello, muovendosi dal versante meridionale del monte Papa.
Situato alle pendici del massiccio, ad una quota di 788 m e con una superficie di circa cinque ettari (variabile a seconda delle precipitazioni), il lago Sirino è un tipico lago di sbarramento che assume una forma irregolarmente ellittica. Le sue acque limpide sono alimentate da una piccola sorgente a monte, dalle piogge abbondanti e da piccoli affioramenti scaturenti dal versante sud occidentale della montagna.