Oliveto Lucano è un piccolo centro che sorge in prossimità del Monte Croccia e fa parte del territorio del Parco Naturale Regionale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane.
Una coinvolgente calma e totale serenità predominano nel borgo, il cui territorio è attraversato da estesi e rigogliosi uliveti, da cui il nome del paese, e querce secolari.
Il centro storico è reso particolarmente suggestivo dalle tipiche case costruite in pietra locale e portali in pietra lavorata, ma l’occhio del visitatore è rapito anche dai caratteristici portoni in legno finemente intarsiati che spiccano in alcuni angoli del paese, i quali risalgono al periodo compreso tra la fine dell’’800 e l’inizio del ‘900.
Oliveto Lucano è uno degli otto comuni della Basilicata in cui ogni anno dal 10 al 12 agosto va in scena il “Maggio Olivetese”, un rito ancestrale nel corso del quale si celebra il “matrimonio tra gli alberi”, un cerro (il Maggio) e la cima di agrifoglio scelti e tagliati nella splendida foresta di Gallipoli Cognato.
Solennità e allegria rappresentano il “leit motiv” del “Maggio Olivetese”, il rito arboreo di Oliveto Lucano, ogni anno celebrato dal 10 al 12 agosto, tra sacro e profano. I due “sposi”, il cerro e la cima di agrifoglio sono scelti tra i più belli e rigogliosi della foresta di Gallipoli Cognato. L’uno viene tagliato solitamente la prima domenica di agosto, l’altra è selezionata e recisa il 10 agosto. Il loro primo incontro avviene in località Piano Torcigliano, scendendo dal Monte Croccia, e a condurre la fututa “sposa” lungo un tragitto di otto chilometri sono aitanti giovani che intervallano il faticoso viaggio con balli, canti e frugali banchetti innaffiati da tanto buon vino locale.
Stesso rituale per il trasporto del Maggio, un tempo trainato da coppie di buoni, come avviene ancora in gran parte dei riti arborei lucani, oggi condotto su trattori. Intanto in “via del Maggio” è tutto pronto, qui infatti avviene l’innesto della cima sul cerro, a simboleggiare il significato propiziatorio di fecondità e fertilità che avvolgono il rito.L’atteso momento dell’unione avviene sotto lo sguardo di san Rocco, festeggiato proprio in coincidenza del “matrimonio”, in un clima di elevata spiritualità che conferma quanto il Santo sia venerato al pari del Patrono del paese, San Cripriano.