Anzi

1 / 7
2 / 7
3 / 7
4 / 7
5 / 7
6 / 7
7 / 7

Arroccata su una collina ad un'altezza di oltre mille metri, Anzi si erge con tutta la sua nuda roccia ciclopica massa.
Un nido coeso di case, alcune annerite dal tempo, appoggiate l'una contro l'altra quasi sostenendosi a vicenda in un incastro di tutte le ripide strade, sulla cresta rocciosa che fa da sfondo, base e cornice al paesaggio. Osservando dalla cima del villaggio i pendii punteggiati di sporgenza si ha l'impressione di annunciare fantastici campi di battaglia in cui i titani hanno combattuto scegliendo enormi massi. In cima al borgo dominano i resti di un castello, simbolo e testimonianza che in passato il luogo ha vissuto momenti di splendore. Ancora oggi, nel territorio di Anzi si trova una contrada chiamata "Laraia", dove si trovano numerosi e interessanti materiali dell'epoca preromana: cenotafi, idoli, armi, vasi, terrecotte e bronzi con chiare indicazioni della loro origine, così come la presenza di antiche rovine e mura.
Bozza, nel suo studio sulla Lucania, attesta che all'interno di Anzi fu scoperta intorno al 1797, tra le altre preziose "antichità", un'importante iscrizione in lingua osca con caratteri greci, dove si legge una disposizione pubblica sulla sepoltura della "casta" nel sepolcro degli Anziati, chiamato Einca, aell'Osco Eincia, dove ho poi derivato Einsia, Anxia, e Ansi. Qui siamo alla parte superiore del Monte Siri, dell'arabo 'Sirr, (Nzrr) in 1067 m.t. al livello del mare. Qui, com'è riportato nella decorazione posta su un portale in stile gotico risalente al 1525, si trova la cappella di S.Maria del Rosario o di S.Maria della Seta per intitolarla a quelle antiche.